Non temere. Fermati e inginocchiati in preghiera

«Non temere. Fermati e inginocchiati in preghiera»: questo il titolo di un bellissimo sussidio dei Vescovi italiani per la preghiera del santo Rosario in questo mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Madonna. Esso contiene una traccia per le meditazioni a partire da alcuni brani del Vangelo e dalla parola del Santo Padre. Lo potremo utilizzare in famiglia, riscoprendo questa bella preghiera, come del resto molti di noi già fanno, ascoltando il Rosario recitato dal vescovo Domenico tutte le sere alle 21 in cattedrale.

Il nostro cammino di fede è legato in modo indissolubile a Maria da quando Gesù, morente sulla croce, ce l’ha donata come Madre dicendo: «Ecco tua madre!» (Gv 19,27). Queste parole hanno il valore di un testamento e danno al mondo una Madre. Da quel momento la Madre di Dio è diventata anche Madre nostra! La devozione mariana perciò non è un optional per noi cristiani ma è Gesù stesso che ci invita ad accogliere Maria tra noi, nelle nostre case.

Questo è un modo molto bello anche per prepararci alla Pentecoste: lo Spirito Santo, servendosi di Maria, ci guida a Gesù. È quello stesso Spirito che, grazie al sì di Maria ha potuto plasmare in lei l’umanità del Verbo eterno del Padre, cardine della nostra salvezza.

A volte, nelle chiese, la statua della Madonna è posta in una nicchia, distante da noi, troppo in alto per guardarla negli occhi. La preghiera del Rosario, fatta nelle case, potrà forse aiutarci a sentirla più vicina, a percepire il suo sguardo materno che scalda il cuore, e a ringraziare Dio nostro Padre, potenza immutabile e luce che non tramonta, per la beata Vergine Maria, simbolo e garanzia della nostra speranza.